Quello che più preoccupa è la rassegnazione o l’indifferenza. Media locali e spesso anche tecnici, dirigenti e calciatori hanno smesso di arrabbiarsi: un passo avanti nella maturazione di un ambiente e di una società ma resta qualche dubbio. In Napoli-Juve la decisione dell’arbitro di far tirare due volte il rigore di Hamsik non può essere casuale. Lo stesso rigore andava ripetuto (cavillo per cavillo) la seconda volta e non si capisce perché il rigore segnato dalla Juve contro il Cesena con 5 uomini in area non è stato ripetuto senza considerare che tra l’altro, era stato regalato con annessa espulsione del portiere. Sempre con la Juve, negate due espulsioni a favore del Napoli: le stesse che i giocatori del Milan hanno evitato (pur meritandole) nella partita contro il Bologna, con un paio di rigori negati e uno concesso mezzo secondo dopo il contatto tra Ibra e un difensore bolognese: lo stesso tipo di contatto ai danni di Pandev che l’arbitro ha prontamente ignorato in Novara-Napoli. Inutile, poi, fare il calcolo dei gialli affibbiati agli azzurri e quasi mai ai rossoneri o ai bianconeri (o i falli ripetuti ai danni di Lavezzi per fare l’esempio più eclatante). Sarà un’impressione, sarà un sospetto, sarà il solito vittimismo… ma i conti non quadrano e con 3-4 punti in più e 3-4 punti in meno le cose sarebbero nettamente diverse. Anche se il pareggio a Novara (dopo i trionfi di Villareal) ci può stare e anche se non possiamo permetterci di mollare il campionato: è ancora lungo e il Napoli non è secondo a nessuno. S.L.